All’aeroporto di Roma Fiumicino due donne sono state arrestate per possesso di oltre 1.000.000 di euro in valigia. Il Ministero dell’interno ha avviato le indagini.

Durante la perquisizione sono stati trovati 800.000 euro e 286.000 dollari americani. Le passeggere non avevano rilasciato alcuna dichiarazione alle autorità doganali dell’aeroporto, sebbene fossero obbligate a farlo.

26 giugno 2025, 21:29 – Di Redazione Voci d’Italia

All’aeroporto di Roma Fiumicino due donne sono state arrestate per possesso di oltre 1.000.000 di euro in valigia. Il Ministero dell’interno ha avviato le indagini.

All’aeroporto di Roma Fiumicino si è verificato un episodio singolare che ha attirato l’attenzione delle autorità italiane e del pubblico. Due donne sono state fermate durante i controlli doganali dopo l’atterraggio di un volo internazionale proveniente da Dubai. Il loro comportamento sospetto e l’elevato numero di valigie hanno insospettito gli agenti della Guardia di Finanza.

Durante la perquisizione del bagaglio, gli agenti hanno scoperto all’interno di due trolley ben nascosti oltre 800.000 euro in contanti e 286.000 dollari americani. I contanti erano divisi in mazzette, accuratamente avvolte in pellicole di plastica e occultate tra indumenti e accessori. Nessuna delle due donne aveva dichiarato somme di denaro superiori alla soglia legale di 10.000 euro.

Le passeggere, entrambe cittadine straniere di età compresa tra i 35 e i 40 anni, non hanno fornito spiegazioni convincenti sull’origine e sulla destinazione del denaro. Il silenzio e le risposte evasive hanno portato all’immediato sequestro delle somme e all’avvio delle indagini per violazione delle norme sul riciclaggio di capitali.

Il Ministero dell’Interno ha confermato che si tratta di uno dei sequestri di valuta più ingenti avvenuti negli ultimi anni presso uno scalo italiano. Le indagini sono state affidate alla Direzione Investigativa Antimafia e si concentrano ora sull’eventuale legame con organizzazioni internazionali dedite al traffico di denaro illecito.

Secondo le prime ricostruzioni, le donne potrebbero essere state usate come ‘corrieri’ per il trasporto di denaro contante proveniente da attività illecite. Le autorità italiane stanno collaborando con l’Interpol e con la polizia doganale degli Emirati Arabi Uniti per ricostruire gli spostamenti delle due sospette nelle settimane precedenti al viaggio.

La Guardia di Finanza ha diffuso alcune immagini dell’operazione, mostrando le mazzette di contanti nascoste nei bagagli e il momento dell’apertura delle valigie. Le foto hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social network, generando un acceso dibattito sull’efficacia dei controlli aeroportuali.

L’episodio ha riportato l’attenzione sulle rotte preferite dai trafficanti di denaro e sulla crescente necessità di rafforzare i controlli nei punti di ingresso in Europa. Fiumicino, essendo uno degli scali principali del continente, è da tempo sotto osservazione per il transito di soggetti ad alto rischio.

Il procuratore di Roma ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di riciclaggio e omessa dichiarazione di valuta all’estero. Le due donne, nel frattempo, sono state trattenute in custodia cautelare e si sono avvalse della facoltà di non rispondere durante il primo interrogatorio.

Fonti vicine all’inchiesta ipotizzano che il denaro fosse destinato a investimenti immobiliari in contanti o al pagamento di merci di origine illecita. Non si esclude il coinvolgimento di prestanome e di società di comodo già note alle autorità italiane e straniere.

Nel corso degli ultimi mesi, le autorità doganali italiane hanno intensificato i controlli sui voli provenienti da destinazioni considerate a rischio per il riciclaggio. L’operazione a Fiumicino rappresenta un risultato importante nella strategia nazionale di contrasto ai flussi finanziari sospetti.

Il Ministero dell’Interno ha dichiarato che saranno avviate ulteriori verifiche sui passeggeri coinvolti in viaggi simili, attraverso l’analisi incrociata di dati fiscali, bancari e di immigrazione. La collaborazione internazionale sarà centrale per smantellare eventuali reti criminali dietro l’episodio.

Nel frattempo, il sequestro milionario resterà sotto la custodia del Tribunale di Roma in attesa della definizione delle indagini. Le due donne, che non risultano avere precedenti penali in Italia, rischiano fino a 12 anni di reclusione in caso di condanna definitiva.


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