Arte & Creatività
Fotografia e memoria: un progetto collettivo nelle scuole
Studenti e insegnanti creano archivi fotografici digitali per documentare la vita quotidiana e la storia locale.
24 giugno 2025, 23:26 – Di Redazione Voci d’Italia

In diverse scuole italiane è in corso un progetto collettivo che unisce fotografia e memoria. L’iniziativa, chiamata “Scatti di Comunità”, coinvolge studenti, insegnanti e famiglie nella creazione di archivi digitali che raccontano la vita quotidiana e la storia dei quartieri.
L’obiettivo è duplice: da un lato insegnare ai ragazzi l’uso consapevole della fotografia come strumento narrativo; dall’altro preservare i ricordi e le trasformazioni dei luoghi in cui vivono. Ogni classe riceve un kit fotografico e linee guida per esplorare il territorio.
Le immagini raccolte spaziano dai ritratti dei nonni alle vetrine dei negozi storici, dai parchi pubblici ai luoghi abbandonati. Gli studenti scrivono brevi didascalie, a volte poetiche, che accompagnano ogni scatto e ne amplificano il significato emotivo.
I lavori vengono poi caricati su piattaforme online accessibili al pubblico, costituendo un patrimonio visivo che cresce nel tempo. Alcune scuole hanno anche allestito mostre fotografiche nei corridoi, coinvolgendo genitori e residenti in momenti di condivisione e confronto.
Il progetto ha suscitato grande entusiasmo anche tra i docenti, che lo considerano uno strumento efficace per lavorare su cittadinanza attiva, educazione visiva e senso di appartenenza. Molti insegnanti hanno integrato l’attività nei programmi di lettere, storia e arte.
In alcune città, le amministrazioni comunali hanno deciso di supportare l’iniziativa fornendo spazi per esposizioni pubbliche. A Genova, ad esempio, una selezione di fotografie realizzate dagli studenti è stata proiettata sulla facciata del municipio durante la Settimana della Memoria.
L’approccio partecipativo stimola nei ragazzi una maggiore consapevolezza del presente e delle tracce lasciate dal passato. Attraverso l’obiettivo, imparano a osservare con più attenzione ciò che li circonda e a valorizzare anche i dettagli più ordinari.
“Scatti di Comunità” si sta espandendo a livello nazionale e mira a diventare un archivio condiviso del Paese, costruito dal basso. Un modo per restituire centralità alla scuola come luogo di cultura viva e per costruire, immagine dopo immagine, una memoria collettiva inclusiva.