Design & Architettura
Materiali di recupero protagonisti al Salone del Mobile
La fiera di Milano ha visto l’esplosione di mobili e oggetti di design creati esclusivamente con materiali riciclati o rigenerati.
29 giugno 2025, 06:57 – Di Redazione Voci d’Italia

Il Salone del Mobile di Milano, uno degli eventi più attesi del design mondiale, quest’anno ha visto una netta affermazione di una tendenza che si fa sempre più concreta: l’uso esclusivo di materiali di recupero nella progettazione di arredi e oggetti d’uso quotidiano.
Tra gli stand più visitati, quello dello studio “StudioLineaVerde” ha presentato una collezione di sedie e tavoli costruiti interamente con legno proveniente da demolizioni urbane. Le superfici, volutamente imperfette, raccontano storie di edifici abbandonati e di nuove forme di bellezza.
Molto apprezzato anche il lavoro del designer pugliese Marco Ferraro, che ha ideato una linea di lampade a sospensione fatte con vetro riciclato proveniente da bottiglie e scarti industriali. I pezzi, unici per forma e colore, creano giochi di luce sorprendenti grazie alla trasparenza irregolare del materiale.
La sostenibilità non è più solo un’aggiunta etica ma si sta imponendo come linguaggio stilistico. Le aziende produttrici hanno mostrato prototipi di cucine, armadi e divani concepiti per essere facilmente smontabili e interamente riciclabili a fine ciclo.
Molti espositori hanno sottolineato come la pandemia abbia cambiato il modo in cui percepiamo le nostre case. I consumatori sono oggi più attenti alla provenienza dei materiali e alla durata nel tempo degli oggetti. Design e responsabilità ambientale vanno sempre più di pari passo.
Anche le grandi firme del design, tradizionalmente legate a materiali pregiati, hanno presentato prototipi a basso impatto. Alcuni brand storici hanno mostrato collezioni realizzate con bioplastiche, tessuti rigenerati e persino moduli stampati in 3D con scarti vegetali.
L’area 'Design Circolare', allestita per la prima volta quest’anno, ha ospitato incontri, talk e performance incentrate sull’economia circolare e sulla progettazione consapevole. Il pubblico ha potuto assistere a workshop in cui si costruivano oggetti utilizzando solo materiali di scarto.
Un elemento comune a molte esposizioni è stata la trasparenza. I visitatori potevano leggere le schede tecniche dei prodotti, dove veniva indicata la percentuale di materiale riciclato, la filiera produttiva e l’impatto ambientale stimato.
Un’installazione molto fotografata è stata “ReMade Milano”, una parete modulare composta da centinaia di pannelli di legno, metallo e tessuti, ognuno dei quali raccontava la sua provenienza tramite QR code. Un modo originale per sensibilizzare il pubblico senza rinunciare all’estetica.
Il successo delle proposte sostenibili non è passato inosservato alla stampa internazionale, che ha dedicato ampi articoli alle innovazioni emerse. Molti osservatori concordano sul fatto che il Salone del Mobile 2025 abbia segnato un punto di svolta.
Nonostante alcuni scetticismi sul costo più elevato di certi materiali recuperati rispetto ai nuovi, la risposta del mercato sembra positiva. Numerosi buyer hanno espresso interesse per collezioni eco-compatibili da inserire nei cataloghi della prossima stagione.
Il pubblico, composto da architetti, studenti, appassionati e famiglie, ha mostrato grande entusiasmo per la nuova direzione del design italiano. Un entusiasmo che lascia ben sperare per una trasformazione duratura del settore.
Il Salone del Mobile si conferma quindi non solo vetrina del gusto e del talento, ma anche laboratorio di idee dove estetica e sostenibilità si incontrano per costruire il futuro degli spazi in cui viviamo.